ALCOLISMO (ETILISMO)
Lalcool è una droga che da circa 5000 anni rende le persone allegre e rilassate. Questa sostanza influenza lumore, le sensazioni e il comportamento. Se consumato con moderazione, lalcool può ridurre le inibizioni e incoraggiare gli scambi sociali. Le persone hanno diversi livelli di tolleranza, è quindi impossibile stabilire una dose consentita uguale per tutti. Di solito si considera una dose giornaliera che equivale a due lattine di birra, due piccoli bicchieri di vino o due cocktail medi. Questa dose permette di raggiungere una certa euforia senza produrre effetti collaterali di lunga durata. Si è scoperto che può perfino avere effetti benefici sulla salute.
Per alcune persone, però, la scelta non esiste. Purtroppo molte persone bevono troppo, dando allalcool il triste primato di essere la droga più consumata al mondo. La malattia associata a questo consumo eccessivo è chiamata alcolismo, una dipendenza nei confronti dellalcool. E una malattia cronica, progressiva e potenzialmente fatale e colpisce una persona su dieci. Per coloro che vivono una vita da alcolizzato gli effetti sono sorprendenti. La vita diventa una corsa sulle montagne russe, fatta di avvenimenti dettati da una bevanda che interferisce con la capacità di ragionamenti fondati, logici e critici. Questo influenza le vite di tutti coloro che sono a contatto con lalcolizzato e persino di coloro che non lo sono. Si mette in moto un processo distruttivo che è allo stesso tempo sociale, politico e personale e che tocca ogni aspetto della nostra civiltà.
Gli alcolizzati possono bere normalmente in certi periodi, ma il loro comportamento è imprevedibile. In altri momenti bevono troppo e perdono il controllo. Altri invece bevono continuamente a causa di una dipendenza fisica o mentale come se le loro vite perdessero qualcosa di fondamentale senza lalcool. Lalcolista beve anche se non vuole farlo e poi si sente in colpa per non aver saputo resistere. Quando lalcool crea problemi di amicizie e relazioni, ostacola le abitudini o le responsabilità quotidiane, causa problemi di salute, occupa un posto centrale nella mente e tutto gira intorno a lui, lalcolismo diventa una minaccia reale e come tale dovrebbe essere affrontata.
Lalcolizzato non dovrebbe provare sentimenti di inferiorità. E un meccanismo interno che porta le persone predisposte a questa malattia a reagire in modo diverso da chi invece non sviluppa una dipendenza. Lambiente, la nutrizione e lereditarietà contribuiscono. E stato scoperto che le persone che diventano rosse quando bevono hanno un gene particolare che permette laccumulo di acetaldeide nel corpo.
La reazione esterna del corpo allalcool fa pensare che agisca come stimolante determinando un comportamento sociale aggressivo che si manifesta sotto forma di aumentato senso di audacia. In realtà lalcool è un depressivo che diminuisce la velocità di base di tutte le funzioni dellorganismo, comprese le contrazioni muscolari, la velocità di reazione, la digestione e i processi mentali.
Laumento di attività associato al bere è dovuto alla diminuzione delle inibizioni del comportamento. Negli alcolizzati la depressione mentale è cronica ed è responsabile, tra le altre cose, di molti comportamenti che devono essere affrontati da membri della famiglia, amici, colleghi o datori di lavoro, con lausilio di consulenze o terapie.
La sindrome fetale da alcool è costituita da una serie di anomalie fisiche e comportamentali causate dal consumo di alcool durante lo sviluppo del feto. I sintomi sono ritardo della crescita sia prima che dopo la nascita, circonferenza cranica ridotta, occhi piccoli, ritardo nello sviluppo della zona mediofacciale (le labbra e la zona superiore), appiattimento del ponte allinterno della bocca e naso piccolo. Dal punto di vista psicologico può manifestarsi comportamento neonatale anormale, ritardo mentale o altre manifestazioni neuro-comportamentali. Tra gli altri sintomi troviamo anche soffio cardiaco, nevi congeniti, disturbi a occhi e orecchie, testicoli ritenuti, impronte digitali anormali e piega palmare (difficoltà ad estendere lanulare e il mignolo).
La diagnosi viene fatta sulla base di questi sintomi e di unanamnesi alcolica. Non tutti i bambini di madri alcolizzate mostrano questi sintomi perché la sindrome fetale da alcool ha diversi gradi di gravità. Non si sa con certezza quali siano i periodi più critici per leffetto dellalcool sullo sviluppo del feto. Sappiamo che i primi tre mesi sono vitali e dovrebbero quindi essere considerati come mesi critici. Tutta la gravidanza dovrebbe essere trascorsa in un ambiente sano per permettere al bambino di raggiungere il pieno sviluppo.
La sindrome fetale da alcool si presenta in una percentuale di bambini nati da madri bevitrici che va dal 23 al 29 per mille. Per i bambini nati da madri alcolizzate la percentuale va dall80 al 200 per mille. Meno del 20% dei bambini nati da madri alcolizzate contrae la sindrome fetale da alcool e circa il 5% di questa percentuale mostra i sintomi esterni. Sebbene venga messa in questione anche la qualità dello sperma paterno, queste statistiche attribuiscono alluso di alcool da parte della madre, il triste privilegio di essere la causa più frequente di ritardo mentale nel mondo occidentale. Le possibilità di aborto spontaneo sono doppie per una gestante alcolizzata. E impossibile stabilire un limite sicuro per il consumo di alcool; tuttavia considerando anche che la genetica può avere un ruolo nella gravità di questa sindrome, la miglior politica da seguire in questo caso è lastinenza. Le donne che sentono di non poter vivere senza alcool in gravidanza, dovrebbero riflettere seriamente sul problema ed eventualmente rivolgersi a qualcuno per farsi aiutare. Potrebbe rendere la loro vita e quella del loro bambino più facile per sempre. Un altro effetto delleccesso di alcool su chi beve solo occasionalmente, ma sino a ubriacarsi, è un temporaneo ma marcato aumento della pressione arteriosa. I bevitori abituali, rischiano invece ulcere allo stomaco e allintestino, coliti, deterioramento dei muscoli incluso il cuore e mancanza di resistenza allesercizio fisico. Nei forti bevitori che fumano può manifestarsi un aumento delle infezioni ai polmoni, inclusi enfisema e tumore dei polmoni, della gola e della bocca. Lelevata quantità di carboidrati presenti nellalcool può causare ipoglicemia che può contribuire ad aumentare il desiderio dellalcool.
Possono manifestarsi anche disturbi mentali (in alcune persone persino la schizofrenia). Altre malattie legate ad un consumo eccessivo di alcool sono: malattie dei reni, della vescica e della prostata, perdita della funzionalità dei testicoli, danni alle ghiandole surrenali che portano ad una femminilizzazione e impotenza sessuale negli uomini, malfunzionamento delle ovaie nelle donne e menopausa precoce. Attualmente si ritiene che le donne possano tollerare più alcool degli uomini.
Gli alcolizzati sopra i 65 anni che hanno bevuto per tutta la vita, sono soggetti ad una grave malattia chiamata sindrome di Korsakoff, caratterizzata da perdita della memoria a breve termine e incapacità di ritenere nuove nozioni. Questo disturbo si manifesta con maggiore gravità negli alcolisti cronici piuttosto che in anziani che hanno appena iniziato a bere. Nellarco di due anni comunque i sintomi diventano uguali sia per gli alcolisti da sempre, che per gli anziani che hanno iniziato a bere recentemente. La ricostruzione delle cellule cerebrali per i nuovi bevitori può iniziare dopo tre settimane di astinenza dallalcool.
Una dipendenza prolungata da questa sostanza può causare gravi problemi al pancreas, al fegato e al tratto gastrointestinale. Il cervello si contrae anche con un uso moderato dellalcool, ma i danni sono limitati alla quantità assunta. Dato che il fegato è capace di rigenerarsi, i primi stadi delle malattie epatiche sono reversibili a condizione che si smetta di bere e si segua una buona dieta.
Lalcool entra nel flusso sanguigno direttamente attraverso le pareti dello stomaco e inizia ad agire sul sistema nervoso centrale cambiando le funzioni mentali fondamentali e distruggendo le cellule cerebrali. Si ritiene che la perdita di tessuto sia direttamente legata alla tossicità dellalcool che uccide le cellule togliendo loro lacqua che gli è necessaria. Il morbo di Wernicke è causato da una carenza di tiamina. I sintomi sono confusione, atassia, movimenti oculari anormali e problemi di deambulazione. Di solito si associa alla sindrome di Korsakoff. La sindrome Wernicke-Korsakoff è fondamentalmente irreversibile, tuttavia le ricerche eseguite mostrano risultati contraddittori. La speranza di recupero è maggiore per gli alcolisti in giovane età.
Il fegato tenta di neutralizzare gli effetti dellalcool sullorganismo, scomponendolo. In circostanze normali, specialmente quando cè cibo nello stomaco, il fegato riesce a svolgere efficacemente tale funzione di scomposizione dello alcool, se non viene ingerito più di un certo quantitativo ogni ora (i risultati delle ricerche eseguite più recenti hanno mostrato che questo periodo di tempo può arrivare a due ore per alcuni individui). Ma, quando il fegato è affaticato, deve compensare creando enzimi microsomiali che permettono una maggiore tolleranza allalcool.
Dopo un certo periodo di tempo, il fegato non riesce più a gestire la grande quantità di alcool e compensa meno rapidamente. Il fegato allora si ingrossa, perché è sempre meno capace di scomporre il glucosio e i grassi e quindi di metabolizzare lalcool. I grassi si accumulano e provocano una grave malattia chiamata cirrosi. A questo punto si raggiunge lo stato di intossicazione con dosi sempre inferiori. Quando il bere continua oltre un certo periodo di tempo, le cellule grasse crescono e si rompono uccidendo le cellule del fegato che vengono sostituite da tessuto cicatriziale.
Esistono sostanze naturali che possono aiutare il fegato a disintossicarsi. Lacido nicotinico, è un elemento utile nella disintossicazione da alcool, sostanze chimiche e droghe leggere. Le ricerche in questo campo continuano. Unaltra sostanza nutritiva, la pantotina, accelera il processo di disintossicazione del corpo abbassando i livelli di acetaldeide nel sangue, la quale costituisce un fattore negativo importante negli alcolizzati cronici. Anche il selenio è conosciuto per le sue proprietà disintossicanti dai metalli pesanti, dalle droghe, dallalcool, dal fumo di sigarette e dai grassi perossidati. Si ritiene che il selenio possa impedire lingrossamento del fegato (vedi selenio nella Parte IV).
Quando lintestino viene danneggiato dallalcool, non è più capace di assorbire correttamente le sostanze nutritive e possono insorgere carenze di diversi tipi. La vitamina C, di cui gli alcolizzati sono spesso carenti, è necessaria nella prevenzione dello scorbuto. Può manifestarsi una carenza di zinco, rendendo lalcolizzato più esposto alla cirrosi epatica, un mancato assorbimento della vitamina K, sostanza che regola la coagulazione del sangue, da parte del corpo. Il ferro è necessario per correggere lanemia che spesso insorge. Una carenza di magnesio può contribuire al manifestarsi del delirium tremens. Negli alcolizzati si può manifestare anche una carenza di potassio rendendone necessaria lintegrazione.
Il fegato manda tutto il suo acido folico nel sangue e nei reni dove viene espulso dopo che lalcool è stato consumato. Questo causa una carenza. La carenza di tiamina dà gli stessi sintomi di un consumo eccessivo di alcool e del beri-beri, malattia che colpisce il sistema nervoso. Tali sintomi sono confusione mentale, disturbi alla vista, paralisi di alcuni muscoli oculari, andatura traballante, piede cadente e diminuita sensibilità di piedi e gambe. Per questi sintomi, sono raccomandate dosi elevate di tiamina, dai 10 ai 100 mg al giorno.
Linterazione di vitamine e minerali mostra che lalcool ostacola o diminuisce le riserve di tiamina, riboflavina, niacinamide, piridossina, acido folico, calcio, ferro, zinco, magnesio, selenio e vitamine B12, C, A e D. Il consumo di alcool impedisce lassorbimento nel fegato degli enzimi che hanno il compito di attivare queste vitamine. La tiamina è la sostanza nutritiva maggiormente indebolita dallalcool, è quindi essenziale assumerla sotto forma di integratore (vedi la vitamina B1, tiamina, nella Parte IV).
Le vitamine B6, B12 e A sono metabolicamente alterate. La vitamina B6 perde il suo involucro proteico e viene distrutta. Il fattore intrinseco della B12 viene inibito e questo non permette lassorbimento della vitamina. La vitamina A continua ad essere assorbita, ma anche il consumo di piccole quantità di alcool impoverisce le sue riserve nel fegato. Attraverso i reni vengono eliminati zinco, magnesio e potassio che diventano quindi carenti.
Le carenze gravi di molte sostanze nutritive si manifestano non solo perché lalcool causa problemi di assorbimento, ma perché lalcool soddisfa il fabbisogno calorico del corpo. Lalcool contiene circa 70 calorie per 28 ml ed è un carboidrato puro, ma non contiene né le vitamine né i minerali necessari al metabolismo dei carboidrati. Per scomporre i carboidrati dellalcool le sostanze nutritive vengono prese da altre parti del corpo, causando carenze e impoverimento dei tessuti.
Esistono molti rimedi naturali per gli alcolizzati. La fosfatidilcolina e lAL 721 possono rappresentare un aiuto nel periodo di disintossicazione. La niacinamide assunta per bocca e lascorbato di sodio (vitamina C) per via endovenosa, possono sollevare lalcolizzato anche psicologicamente. Il desiderio dellalcool può essere causato anche da una carenza alimentare. Due grammi di L-glutammina e un grammo di L-carnitina al giorno sono importanti per ridurre il desiderio dellalcool (cosa che i dottori non vi dicono). Anche il triptofano può avere lo stesso effetto.
Lepatite alcolica C, o non A e non B, può migliorare con laiuto di tre grammi di fosfatidilcolina che ripara le cellule del fegato. Lencefalopatia epatica, unaltra malattia del fegato, può essere curata con gli aminoacidi ramificati (L-leucina, L-isoleucina e L-valina). La vitamina A è un agente anti-infettivo per le infezioni dellapparato respiratorio come la tubercolosi e la polmonite, diffuse tra gli alcolizzati. Le vitamine del complesso B sono essenziali per la prevenzione e il trattamento della nevrite alcolica, della pellagra e del delirium tremens. La colina favorisce la scomposizione dei grassi nel fegato e aiuta a mantenere sani i reni resi più fragili dalleccesso di alcool.
La dieta che contiene solo alcool produce euforia che, tra le altre cose, diminuisce lappetito. Anche se lalcolizzato cerca di mangiare bene, la grande quantità di alcool ostacola lingestione, la digestione, lassorbimento, il metabolismo e leliminazione delle sostanze nutritive. Lintestino viene danneggiato, impedendo ulteriormente lassorbimento. Lalcool influenza tutti gli organi e le complicazioni che ne derivano possono cambiare i fabbisogni nutritivi. Dato che ogni persona ha una diversa costituzione biochimica, lapproccio nutritivo sarà diverso per ogni individuo.
Le proteine sono necessarie per la rigenerazione dei tessuti, soprattutto in caso di cirrosi. La sintesi delle proteine è ostacolata dal cervello. Il fegato non può secernere le sue sostanze nutritive proteiche e questo, insieme ad una dieta povera, causa una carenza di proteine. Anche il trasporto degli aminoacidi è ostacolato, quindi anche quando le proteine vengono consumate, non sono veramente utili dal punto di vista nutritivo. La carenza di proteine porta alle infezioni e al deposito di grassi nelle arterie, nel cuore e nel fegato.
Le grandi quantità di alcool nel corpo cambiano anche il modo in cui vengono metabolizzati i carboidrati e i grassi. Il consumo eccessivo di carboidrati puri come lalcool può contribuire allobesità ma luso continuo può causare il fenomeno inverso. I carboidrati raffinati non hanno un grande valore nutritivo nellalimentazione. Alcuni esperimenti effettuati sui ratti hanno mostrato che alimentandoli con la dieta tipica americana a base di carboidrati raffinati essi finivano per evitare la ciotola dellacqua e dirigersi piuttosto a quella del whisky (vedi la tabella sulla composizione degli alimenti).
Le erbe che possono essere daiuto sono il cardo mariano (silimarina per il fegato), olio di enotera, (per i cambiamenti di umore e i danni al fegato), il ginseng, la radice di valeriana, lidraste, la scutellaria, la cardiaca, e la lavanda (per la disintossicazione) (vedi la Parte VII).
Tra i fattori che possono ostacolare la disintossicazione ricordiamo: luso di farmaci, lipoglicemia (vedi Ipoglicemia più avanti) e alcune allergie alimentari. I pazienti che hanno subìto danni cerebrali permanenti possono non reagire alla terapia nutrizionale. Laspirina, nurofen e lacetaminofene non dovrebbero mai essere assunti insieme allalcool in modo prolungato.
SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLALCOLISMO:
Organi Sostanza Quantità* Cervello Vitamina A 25.000 UI al dì Sistema nervoso Complesso B dosi elevate tra i 500 e i 1500 mg tre volte al dì Vitamina B1 Vitamina B2 Vitamina B6 100 mg - 1 g al dì Vitamina B12 In più Colina Acido pantotenico 100 mg 3 volte al dì Acido folico 5 mg Niacina o acido nicotinico Da 200 a 1000 mg per un periodo non superiore a 6 mesi Vitamina C con bioflavonoidi Sino a 3-10 g al dì Vitamina D 400 UI al dì Vitamina E Sino a 1200 UI al dì Vitamina K Lecitina Una capsula prima dei pasti Cromo Calcio 2 g al dì Selenio 200 mcg al dì Ferro Magnesio Sino a 1000 mg al dì Manganese 50 mg al dì Zinco 15 mg al dì Acidi grassi insaturi 2 capsule di olio di enotera ad dì GLA Proteine (Aminoacidi in forma libera) L-glutammina (non acido glutammico) 1 g al dì L-cisteina 1 g al dì L- metionina Enzimi digestivi Ai pasti Enzimi proteolitici 2 capsule tra i pasti Fegato GLA 4 capsule di enotera al giorno Umore Glutammina 2-4 g tra i pasti 3 volte al dì Litio (oligo-elemento) Secondo le dosi prescritte Fosfatidilcolina Aminoacidi ramificati Colina Cardo mariano In forma di integratore secondo le dosi prescritte Disintossicazione Fosfatidilcolina AL 721 Niacinamide Vitamina C Desiderio intenso L-glutammina 2-4 g al dì L-carnitina 1 g al dì Triptofano
Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.
Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196
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