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ANEMIA

        L’anemia è una riduzione dell’emoglobina nella corrente sanguigna e/o una riduzione dei globuli rossi che riduce la quantità di ossigeno disponibile per tutte le cellule dell’organismo e di conseguenza riduce i livelli di energia. Il biossido di carbonio si accumula nelle cellule, diminuendo l’efficienza e il ritmo dell' attività dei processi dell’organismo. Quando alle cellule manca l’ossigeno, possono manifestarsi vertigini. Ulteriori sintomi di anemia sono debolezza generale, stanchezza, pallore, scolorimento del rivestimento interno della palpebra, unghie fragili, perdita dell’appetito e dolori addominali.
L’anemia spesso insorge in seguito ad infezioni ricorrenti e/o malattie che coinvolgono l’intero organismo. Può essere causata da alcuni farmaci che distruggono la vitamina E e altre sostanze nutritive necessarie per la salute delle cellule del sangue. Alcuni insetticidi danneggiano il midollo osseo, provocando spesso l’anemia. La causa più diffusa dell’anemia è la carenza di ferro. Questo tipo di anemia può passare inosservato nell’organismo; nel momento in cui si aggiunge il ferro all’alimentazione la sensazione di benessere è notevole. Può essere causata anche da assunzione insufficiente o cattivo assorbimento di sostanze nutritive e da perdite eccessive di sangue causate da mestruazioni abbondanti o da ulcere peptiche. E’ stato dimostrato che quantità eccessive di vitamina K nell’alimentazione durante la gravidanza possono causare anemia nei neonati.

        Per guarire l’anemia è fondamentale un’alimentazione ricca di ferro. Esistono due tipi di ferro; il ferro eme e il ferro non eme. Il ferro eme si trova nelle carni (carni rosse magre, pesci come il tonno, il salmone, le ostriche, i gamberi, le vongole e il merluzzo; il tacchino e il pollo), è assorbito facilmente e può potenziare il ferro non eme contenuto nei cereali, nelle verdure e nelle insalate che accompagnano un pasto. Il ferro non eme viene assorbito più difficilmente, ma il suo assorbimento viene favorito dall’assunzione contemporanea di vitamina C. E’ quindi consigliabile mangiare carne con verdure che contengano vitamina C e carne con verdure che contengano ferro non eme per favorirne l’assorbimento. Il tè e il caffè, se proprio devono essere consumati, devono essere presi almeno ad un’ora di distanza dai pasti perché ostacolano l’assorbimento del ferro.
L’anemia da carenza di ferro può manifestarsi anche quando la dieta è ricca di ferro. La carenza di vitamina B1, B2, niacina, acido pantotenico o colina causa un cattivo assorbimento del ferro. Queste sostanze nutritive sono essenziali per la secrezione dell’acido cloridrico, che dissolve il ferro prima che esso venga assorbito. L’assorbimento del ferro può essere ostacolato anche da diarrea, uso cronico di lassativi e malattie da malassorbimento come sprue o morbo celiaco. La vitamina C favorisce l’assorbimento e la ritenzione del ferro. La vitamina E è necessaria per la salute dei globuli rossi. La pica, una malattia caratterizzata dal desiderio intenso di sostanze strane come l’amido da lavanderia, la cenere di sigaretta e la sporcizia, può essere causata da anemia da carenza di ferro. Altre volte questi desideri intensi sono la causa dell’anemia da carenza di ferro.

        L’anemia perniciosa o anemia megaloblastica, è una forma di anemia che deriva da una carenza di vitamina B12 o acido folico. E’ una forma grave di anemia caratterizzata da una graduale riduzione delle cellule del sangue perché il midollo osseo non riesce più a produrre globuli rossi maturi. L’anemia perniciosa deriva probabilmente da un’incapacità ereditaria dello stomaco di secernere una sostanza chiamata “fattore intrinseco,” necessaria per l’assorbimento intestinale della vitamina B12, che si manifesta anche nel morbo di Crohn o nell’incapacità delle persone colpite dal morbo celiaco di assorbire le sostanze nutritive a causa di un’allergia al glutine.
L’anemia perniciosa colpisce individui di sesso maschile e femminile. E’ raro riscontrarla in persone sotto i trent’anni ma la predisposizione aumenta con l’età. I vegetariani sono particolarmente predisposti a questo tipo di anemia perché la vitamina B12 si trova soprattutto nelle proteine animali. Inoltre, gli alti livelli di acido folico presenti nell’alimentazione vegetariana possono nascondere una carenza di vitamina B12. Gli alimenti ricchi di vitamina B12 sono la carne, le uova e i derivati del latte (vedi la tabella sulla composizione degli alimenti).
I sintomi dell’anemia perniciosa sono debolezza e disturbi gastrointestinali che causano ulcerazioni alla lingua, un leggero ingiallimento della pelle e formicolio alle estremità. Inoltre possono manifestarsi disturbi al sistema nervoso, come una perdita parziale del coordinamento delle dita, dei piedi e delle gambe e disturbi del tratto digerente come diarrea e perdita dell’appetito.

        L’anemia perniciosa può essere fatale se non viene curata adeguatamente. La cura prevede di solito iniezioni di vitamina B12 insieme ad una dieta altamente nutritiva, integrata con forti dosi di fegato essiccato. Alcuni studi hanno mostrato che per i casi meno gravi, l’assunzione di dosi elevate per via orale può garantire un assorbimento sufficiente; in ogni caso bisogna prima consultare un medico. L’assunzione delle vitamine del complesso B contribuirà a mantenere la salute del sistema nervoso, benché l’acido folico non dovrebbe essere somministrato in quantità superiori a 0,1 mg al dì. L’acido folico ha l’effetto di celare i sintomi dell’anemia perniciosa, permettendo che la distruzione invisibile del sistema nervoso continui sino a compiere danni irreparabili. Si consiglia una dieta ricca di proteine, di calcio, di vitamina C, di vitamina E e di ferro.
L’anemia falciforme è caratterizzata da una flessione dei globuli rossi che diventano duri e intasano il sistema di circolazione privando di ossigeno i tessuti del corpo. E’ stato osservato che questi pazienti hanno un fabbisogno più alto di acido folico e hanno risposto positivamente alla somministrazione di 5 o più milligrammi al giorno di questa vitamina. Quando si esauriscono le riserve di ferro, per il corpo è difficile riformarle solo con l’alimentazione; in questo caso si raccomanda l’assunzione di integratori. Il ferro è meno irritante se viene preso con i pasti. Le persone malate di emocromatosi possono accumulare troppo ferro e devono consultare un medico prima di prendere integratori.

        Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. Il ferro, il rame, il selenio, l’acido folico, la vitamina B6 (la carenza può causare anemia) e B2 (le carenze di riboflavina e di ferro possono manifestarsi contemporaneamente) sono necessari per prevenire l’anemia. Le proteine e le vitamine B12, E e C sono tutte necessarie per la formazione dei globuli rossi, e la carenza di una qualunque di queste sostanze nutritive può causare anemia. La vitamina B1 (forti dosi) può essere efficace nel caso di anemia che risponde al trattamento con tiamina, o di anemie inspiegabili, e il LIPSOD, un enzima, viene usato per le anemie che non rispondono ad altri trattamenti. Il molibdeno mobilita un enzima chiamato xantina ossidasi che favorisce l’assorbimento e l’uso delle riserve di ferro.
I bambini, gli adolescenti e le donne, soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento, sono spesso carenti di ferro. Gli integratori di ferro dovrebbero essere presi da soli o con la vitamina C tra i pasti per un assorbimento ottimale. Lo zinco, gli antiacidi e il calcio (soprattutto nelle donne) ostacolano l’assorbimento del ferro e dovrebbero essere presi in momenti diversi. L’intossicazione da ferro può provocare disturbi allo stomaco e stitichezza. I neonati e i bambini sono specialmente vulnerabili all’overdose di ferro, che può causare perfino la morte (vedi la tabella sulla composizione degli alimenti).

        La dieta dovrebbe contenere alimenti ricchi di ferro in forma facilmente assorbibile come il fegato (poco cotto è meglio), carne rossa magra, pesce, pollo, verdure a foglia verde, piselli, soia, fagioli di Spagna, rosso d’uovo, broccoli, alghe kelp, prezzemolo, uva passa, prugne, crusca di riso, farina di mais, lievito di birra e melassa. Gli alimenti che contengono acido ossalico, come gli asparagi, il cioccolato, il rabarbaro, le bevande gassate, gli spinaci, le bietole, la verza, le coste, molti tipi di noci (acagiù) e i fagioli, dovrebbero essere consumati con moderazione perché possono ostacolare l’assorbimento del ferro. Anche il tannino contenuto in alcuni tipi di tè (tè nero) può ostacolarne l’assorbimento. Alcuni additivi nelle bevande gassate, nella birra, nelle caramelle e nei derivati del latte, ostacolano l’assorbimento del ferro, così come il cadmio contenuto nel fumo di sigaretta, il piombo in alcuni prodotti e i polifenoli del caffè.
Le erbe che possono essere d’aiuto in caso di anemia sono il fieno greco, la consolida, il ginseng, il gui pi wan, il cardo mariano (per l’anemia emolitica), il verbasco, l’angelica (favorisce l’assorbimento), il tarassaco, i lamponi, l’alfalfa (solo sotto controllo medico) e l’ortica. I rimedi omeopatici sono Ferr. Phos. 6X e Calc. Phos. 6X.

SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELL’ANEMIA:


Organi Sostanza Quantità*
Generale Ferro (gluconato ferroso) secondo le dosi prescritte
Complesso B 50 mg di ogni vitamina 3 volte al dì
Vitamina B1
Vitamina B2
Niacina
Vitamina B12 2000 mcg 3 volte al dì in forma di losanghe o iniezioni
Vitamina B6 50 mg 3 volte al dì
Acido folico 500 mcg 2 volte al dì
Biotina 300 mcg 2 volte al dì
Colina
Acido pantotenico 100 mg al dì
Vitamina A 10.000 UI al dì
Beta-carotene 15.000 UI al dì
Vitamina C
Vitamina E 600 UI al dì
Molibdeno
LIPSOD
Calcio
Rame 2 mg al dì
Selenio
Ferro
Zinco 30 mg al dì assunti separatamente e in momenti diversi dalle altre sostanze



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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