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VITAMINE DEL COMPLESSO B

Descrizione

         Le otto vitamine del complesso B funzionano in modi diversi per aiutare gli enzimi a svolgere le migliaia di trasformazioni molecolari nel corpo e sono quindi conosciute come coenzimi. Tutte le vitamine B sono sostanze idrosolubili che possono essere ottenute da batteri, lieviti, funghi o muffe. Le vitamine conosciute del complesso B sono B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (vitamina PP o nicotinamide), B5 (acido pantotenico), B6 (piridossina, piridossale, piridossamina), B12 (cobalamina), biotina, e acido folico, (folato, folacina, acido pteroilglutammico). Il loro raggruppamento sotto il termine di complesso B è basato sulla provenienza comune, sul loro stretto collegamento nei tessuti animali e vegetali e sui loro rapporti funzionali.
Ci sono tre sostanze, chiamate non-vitamine B che vengono spesso erroneamente considerate come vitamine.

         Esse sono inositolo, colina, (che cede parte della sua struttura alla lecitina) e acido lipoico. Queste sostanze nutritive non fanno parte delle vitamine essenziali del complesso B, ma sono coenzimi che aiutano il metabolismo e si trovano in una grande varietà di alimenti. Altre sostanze considerate erroneamente vitamine B sono l’acido para-aminobenzoico (PABA), i bioflavonoidi (vitamina P) e l’ubichinone. La vitamina B15 (qualche volta viene chiamato così l’acido pangamico), la B17 è laetrile, la BT, carnitina, è una componente importante delle cellule ma non è una vitamina.

         Le vitamine del complesso B forniscono energia all’organismo convertendo i carboidrati in glucosio, che l’organismo “brucia” per produrre energia. Sono fondamentali nel metabolismo dei grassi e delle proteine. Inoltre, le vitamine B sono necessarie per il normale funzionamento del sistema nervoso e si possono considerare il fattore principale per la salute dei nervi. Sono essenziali per il mantenimento del tono muscolare nel tratto gastrointestinale e per la salute della pelle, dei capelli, degli occhi, della bocca e del fegato.
Tutte le vitamine del complesso B sono costituenti naturali del lievito di birra, fegato e cereali integrali. Il lievito di birra è la fonte naturale più ricca del gruppo B. Un’altra importante fonte di vitamine B è costituita dai batteri intestinali. Tali batteri si moltiplicano in modo ottimale nel lattosio e in piccole quantità di grasso.

Assimilazione ed immagazzinamento

         A causa della idrosolubilità delle vitamine B, qualsiasi eccedenza viene eliminata e non viene immagazzinata. Quindi esse devono essere continuamente reintegrate. Tutte le vitamine B mischiate con la saliva vengono prontamente assorbite.
I sulfamidici, i sonniferi, gli insetticidi e gli estrogeni creano nel tratto digerente le condizioni tali da distruggere le vitamine B. Alcune vitamine B si perdono durante la traspirazione. Seguire una dieta che non prevede il consumo di latte o ingerire sulfamidici e antibiotici può portare alla distruzione della flora batterica intestinale.

Dosaggio e tossicità

         La cosa più importante da ricordare è che tutte le vitamine B vanno prese insieme. Esse sono così strettamente collegate tra di loro che un alto dosaggio di una di esse potrebbe rivelarsi terapeuticamente inefficace o causare una carenza delle altre. Per esempio, se si prende della vitamina B6 da 50 milligrammi in su, è importante accompagnarla con un complesso B completo, non tutto in un dosaggio da 50 milligrammi, ma ciascuna vitamina dosata proporzionalmente secondo le quantità stabilite dalla Accademia Nazionale delle Scienze per un normale mantenimento. Per esempio, la dose raccomandata per un adulto di vitamina B6 è 2 milligrammi. 50 milligrammi è 25 volte la dose raccomandata. Le vitamine B che accompagnano la B6 devono essere incrementate 25 volte.

         Usando l’acido folico come esempio, essendo la dose per un adulto per questa vitamina B di 400 microgrammi, moltiplicandola per 25 risulterà essere di 10.000 microgrammi, o 10 milligrammi. In caso di carenza di una o più vitamine del complesso B, causata da una malattia o da un’assunzione alimentare insufficiente, devono essere assunte dosi supplementari di quelle mancanti in modo di ristabilizzare l’equilibrio globale.
In natura noi troviamo il complesso B nel lievito, nelle verdure a foglia verde, ecc., ma da nessuna parte troviamo una singola vitamina B isolata dalle altre. Molte delle preparazioni di vitamine B isolate che noi troviamo sono sintetiche o almeno non più nella loro forma naturale. Queste vitamine B sintetiche sono usate soprattutto per superare serie deficienze in casi di gravi condizioni fisiche per le quali sono necessari risultati rapidi. Quando si assumono degli integratori è molto importante ricordare che le vitamine B producono diversi effetti per i diversi individui; per questo motivo eccessi o insufficienze possono essere dannosi.

         E’ necessario assumere la vitamina B6 approssimativamente nelle stesse quantità delle proteine. Le dosi dietetiche raccomandate di proteine sono 100 g per gli uomini e 60 per le donne. La somministrazione del folato in caso di carenza di vitamina B12 può causare sintomi neurologici gravissimi che possono portare alla paralisi e a danni permanenti del sistema nervoso. L’overdose di non-vitamine B può causare disturbi gastrointestinali, sudorazione, salivazione, e anoressia ma anche disturbi a lungo termine del sistema nervoso e cardiovascolare.

Effetti da carenza e sintomi

         Se una persona è stanca, irritabile, nervosa, depressa o persino con tendenze suicide, va sospettata una carenza di vitamina B. Capelli grigi, perdita di capelli, calvizie, acne o altri problemi della pelle indicano una carenza di vitamine B. Scarso appetito, insonnia, nevrite, stitichezza o un alto livello di colesterolo, sono anch’essi indicatori di una deficienza di vitamine B. Un cuore troppo grosso, aritmie cardiache o insufficienza cardiaca, sono sintomi di carenza. Deperimento, debolezza, dolore, abbassamenti di umore e confusione mentale, ipersensibilità alla luce e arrossamento degli occhi indicano una carenza. Una lingua ingrossata, lucida di colore rosso chiaro o una lingua nera, liscia e piena di rughe stanno ad indicare una mancanza di vitamine B.

         La carenza di una sola vitamina del complesso B è possibile solo nel caso di due malattie: beri-beri e pellagra. Il beri-beri venne scoperto per la prima volta in Estremo Oriente, con la diffusione del riso brillato (togliendo la buccia del riso si toglieva anche la tiamina). La pellagra si diffuse nella parte sud occidentale degli Stati Uniti al cambio del secolo, quando la dieta consisteva prevalentemente di proteine a basso valore biologico e mais in abbondanza. Questa dieta era carente di niacina e del precursore dell’aminoacido triptofano. Queste malattie sono ormai scomparse negli Stati Uniti e in Canada, ma carenze meno gravi continuano a esistere, soprattutto tra coloro che fanno scelte alimentari sbagliate a causa di ignoranza, malattie o alcolismo.

         Gli etilisti e coloro che consumano eccessive quantità di carboidrati necessitano di una maggiore quantità di vitamine B per il proprio metabolismo. L’alcool ha la tendenza a distruggere alcune delle vitamine del gruppo B come la tiamina, la riboflavina e l’acido folico (l’acido folico non viene assorbito e viene eliminato). Come lo zucchero, l’alcool contiene un’alta percentuale di carboidrati, ma non vitamine o minerali. Dato che le vitamine del complesso B sono essenziali per la sintesi dei carboidrati, è molto difficile, per l’organismo saturo di alcool, utilizzare queste sostanze nutritive per la creazione di energia.

         Un motivo per cui la carenza di vitamine B è così comune tra la popolazione americana è che gli americani mangiano moltissimi cibi trattati industrialmente nei quali le vitamine B sono state spesso rimosse. Qualche volta, ma non sempre, queste vitamine vengono reintegrate dal fabbricante - un procedimento chiamato integrazione o arricchimento. L’integrazione di sostanze nutritive ai cibi industriali come i cereali o il pane, ha ridotto drasticamente l’incidenza della carenza di ferro e vitamine del complesso B. Recentemente anche l’acido folico è stato aggiunto alla lista delle sostanze da integrare. A causa del fabbisogno sia di folato che di vitamina B12, i vegetariani sono maggiormente esposti a carenze di vitamina B12, perché le grandi quantità di folato assunte con la dieta vegetariana sconvolgono l’equilibrio.

         L’acido pantotenico e la biotina sono disponibili in molti alimenti, e la carenza di queste sostanze non è frequente nelle persone che hanno una dieta variata. Tuttavia, una causa di questa carenza diffusa è la notevole quantità di zucchero che si consuma. Lo zucchero favorisce la produzione di una flora batterica anormale, disturbando così la produzione di alcune delle vitamine del complesso B. Lo zucchero inoltre è un carboidrato puro che non contiene vitamine, minerali o enzimi per favorirne la digestione. Invece esso prende rifornimento di elementi nutritivi da altre parti dell’organismo, impoverendo quelle aree di immagazzinamento. La mancanza del fattore intrinseco, (un enzima necessario per l’assorbimento della vitamina B12) può causare una carenza chiamata anemia perniciosa che viene curata con iniezioni di vitamina B12. La carenza di biotina è stata riscontrata negli adulti alimentati per via endovenosa; anche in queste circostanze però la flora batterica intestinale è capace di sintetizzare una quantità della sostanza nutritiva sufficiente per far fronte alle necessità. La carenza diventa apparente solo quando viene somministrata contemporaneamente una terapia antibiotica e l’alimentazione per via endovenosa.
Il bisogno di vitamine del complesso B aumenta durante le infezioni e nei casi di stress. I bambini, gli adolescenti e le gestanti necessitano di una maggior quantità di vitamine del complesso B, (soprattutto acido folico) per una crescita cellulare rapida.

Effetti benefici nelle malattie

         Le vitamine del complesso B sono state usate nel trattamento di overdose da barbiturici, psicosi alcoliche e deliri provocati da farmaci. Si è notato che una dose adeguata controlla mal di testa da emicrania e attacchi di sindrome di Ménière. Alcune disfunzioni cardiache hanno reagito all’uso del complesso B perché i nervi che agiscono sul cuore ne hanno bisogno per un regolare funzionamento. Dosi massicce di vitamine B sono state usate per curare la polio e per migliorare la condizione di bambini ipersensibili che non reagiscono positivamente a farmaci come il Ritalin, e per curare casi di herpes zoster. Individui nervosi e persone che lavorano in condizioni di tensione possono trarre beneficio dall’utilizzazione di dosi superiori al normale di vitamine del complesso B. La tiamina e la vitamina B6 sono di aiuto nelle situazioni di grande sforzo fisico. La vitamina B12 o il folato risolvono le anemie caratterizzate da grandi globuli rossi immaturi che si sviluppano in seguito ad una carenza.

         Nausea e vomito post-operatori, causati dall’anestesia, possono essere trattati con successo con vitamine B. La quantità di vitamine B necessarie sembra essere in rapporto alla quantità degli ormoni sessuali femminili disponibili. Difficoltà mestruali sono spesso alleviate con piccole dosi. Le vitamine B possono anche contribuire ad un miglioramento nei seguenti casi: beri-beri, pellagra, stitichezza, bruciori ai piedi, gengive infiammate, bruciori agli occhi, stanchezza, mancanza di appetito, disfunzioni della pelle, screpolature agli angoli della bocca e anemia. La schizofrenia e il diabete migliorano con la somministrazione delle vitamine del complesso B (per maggiori informazioni, vedi le singole vitamine B).

Ricerche eseguite su esseri umani
  1. Le Vitamine B e sindrome di Ménière. Una persona ha testimoniato che la terapia del dott. Mills Atkinson, che consisteva nell’assunzione di grossi quantitativi di vitamine del complesso B per quattro volte al giorno, ha ribaltato il suo caso di sindrome di Ménière (vedi la Parte V), che durava da quattro mesi.

    Risultati. Nell’arco di due mesi il trattamento con vitamine B ha migliorato casi di vertigine, vista doppia, nausea e incapacità di concentrazione che viene collegata a questa malattia. (“Migraine, Ménière and Mealtime”, Rodale, ed., Prevention Agosto 1971.)

  2. Le Vitamine B e la demenza senile. (Stato di deterioramento mentale delle persone anziane). Pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici che soffrivano di demenza senile, hanno mostrato un miglioramento evidente delle loro condizioni mentali dopo 24-48 ore dalla somministrazione di dosi massicce di vitamine del complesso B. (Bicknell e Prescott, Vitamins in Medicine, in Linda Clark, Know Your Nutrition, 1973).

LE VITAMINE DEL COMPLESSO B POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:


Organi Malattia
Apparato intestinale Diarrea
Dispepsia
Diverticolite
Emorroidi
Morbo celiaco
Stitichezza
Vermi
Apparato riproduttivo Prostatite
Vaginite
Articolazioni Artrite
Borsite
Gotta
Bocca Alitosi
Appetito
Lesioni agli angoli della bocca
Ulcere aftose della bocca
Capelli/ cuoio capelluto Calvizie
Forfora
Problemi dei capelli
Cervello/sistema nervoso Epilessia
Etilismo
Ictus cerebrale
Insonnia
Malattie mentali
Meningite
Morbo di Parkinson
Neurite
Paralisi di Bell
Sclerosi multipla
Vertigine
Cistifellea Calcoli alla cistifellea
Cuore Angina pectoris
Anomalie
Arteriosclerosi
Aterosclerosi
Infarto del miocardio
Insufficienza cardiaca congestizia
Ipertensione
Denti e gengive Gengive infiammate
Piorrea
Fegato Cirrosi epatica
Epatite
Gambe Crampi
Flebite
Sciatica
Vene varicose
Ghiandole Esaurimento surrenale
Fibrosi cistica
Ingrossamento ghiandolare
Ipertiroidismo
Prostatite
Muscoli Morbo di Parkinson
Occhio Ambliopia
Astenopia
Bruciori, secchezza
Cataratta
Cecità notturna
Congiuntivite
Glaucoma
Orecchio Sindrome di Ménière
Organi Malattia
Pelle Acne
Ascessi
Contusioni
Dermatite
Eczema
Herpes zoster
Piaghe da decubito
Psoriasi
Ulcere
Ustioni
Polmoni/sistema respiratorio Enfisema
Influenza
Poliomielite
Polmonite
Raffreddore comune
Rinite allergica
Reni Nefrite
Sangue/apparato circolatorio Anemia
Angina pectoris
Alto livello di colesterolo
Arteriosclerosi
Aterosclerosi
Ictus cerebrale
Ipertensione
Ipoglicemia
Leucemia
Neuropatie del diabete
Stomaco Dispepsia
Gastrite
Gastroenterite
Ulcera peptica
Testa Cefalea, emicrania
Febbre
Unghie Crescita delle unghie
Vescica Cistite
Generale Affaticamento
Artrite
Beriberi
Bruciori ai piedi
Cancro
Dolori alla schiena
Edema
Etilismo, psicosi
Febbre
Gravidanza
Ictus cerebrale
Infezioni
Invecchiamento
Ipossia
Nausea post-operatoria
Overdose da barbiturici
Pellagra
Sovrappeso e obesità
Stress



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

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