IL PORTOGALLO VUOLE RITIRARE LE SUE TRUPPE DAL KOSOVO.
PRESUMIBILMENTE A CAUSA DELLA SALUTE DEI SUOI SOLDATI MESSA IN PERICOLO DALLE MUNIZIONI ALL'URANIO IMPOVERITO.
di Rainer Rupp.
Intorno al 20 ottobre il governo francese ha seguito quello italiano ed ha iniziato una inchiesta sugli effetti dei proiettili all'uranio impoverito sui suoi soldati in kosovo. Due italiani della K-FOR che sono stati colpiti da cancro e che mostravano sintomi simili a quelli della Sindrome del Golfo saranno trasportati in volo a Roma.
Il procuratore militare di Roma ha seguito i suoi colleghi di Milano, Torino e Venezia e ha disposto un'inchiesta sugli effetti delle pallottole all'uranio impoverito sulle truppe italiane in Kosovo. Su queste basi il ministro della difesa portoghese ha deciso di ritirare le proprie truppe dal contingente in Kosovo.
In settembre l'ambasciatore yugoslavo nella Repubblica Ceca, Djoko Stojicic, spiegò alla stampa che i soldati della K-FOR in Kosovo avevano problemi di salute da lungo tempo, che hanno grande probabilità di essere dovuti all'uso massiccio di munizioni all'uranio impoverito. I governi belga e olandese hanno istruito le loro truppe a non mangiare prodotti locali. Gli abiti vanno distrutti al momento di lasciare il Kosovo e i veicoli decontaminati. Perfino l'acqua potabile verrà trasportata per via aerea.
Secondo un'articolo pubblicato dal quotidiano di Lisbona Diario de Noticias che cita fonti non nominate, il ministro della difesa portoghese Julio de Lemos Castro Caldas si rammarica di non aver preso la decisione prima.
Lo scorso anno il ministro della difesa tedesco rispose a una lettera di un cittadino preoccupato per i pericoli dovuti all'uranio impoverito in Kosovo. Dalla risposta dovrebbe essere documentato che il governo tedesco e la NATO erano bene informati dei rischi acuti in Kosovo derivati dall'uso massiccio dell'estremamente tossico uranio impoverito, come Die Welt ha riportato.
Secondo Diario de Noticias il ministro della difesa portoghese si è lamentato di non essere stato messo in guardia dal segretario generale della NATO prima che inviasse le truppe nella regione del Kosovo che è stata contaminata dai proiettili all'uranio impoverito. Ovviamente i portoghesi non sono i soli da biasimare. Altri paesi sono preoccupati della salute dei loro soldati in Kosovo.
Per queste ragioni, scrive Diario de Noticias, il Portogallo vuole ritirare le sue truppe. Contraddicendo ciò, un alto ufficiale della delegazione portoghese presso la NATO a Bruxelles ha informato dell'intenzione del Portogallo di ritirare le truppe, ma questo non avrebbe niente a che fare con gli articoli di Diario de Noticias. La ragione avrebbe a che fare col deterioramento della sicurezza nell'ex colonia portoghese di Timor Est.
Questa è senza dubbio una scusa astuta da parte dei portoghesi per evitare la collere dei poteri forti della NATO. Malgrado ciò il ritiro dei portoghesi è visto da Washington e dalla NATO come un segnale sgradito. A causa delle condizioni in Kosovo lungo e paventato processo di erosione potrebbe spingere altri paesi al ritiro.
Inoltre i conflitti interni all'alleanza sono stati finora nascosti le porte chiuse potrebbero ora essere portati in pubbliche danneggiare permanentemente l'immagine dell'autodescritta "comunità dei valori".
Per questa ragione ci si aspetta che USA e NATO facciano di tutto per evitare il ritiro dei portoghesi.