IL LIBERO OPERATORE DELLA SALUTE
Fonte:
Il giornale della natura
Anno X - N° 102
pag. 32
Questi sono i più probabili futuri cambiamenti legislativi nell'ambito delle professioni terapeutiche, secondo una nostra indagine e secondo il parere di alcuni esperti consultati dalla nostra Associazione.
Sarà riconosciuta una nuova figura professionale, che per il momento possiamo identificare con il nome generico di "paramedico", nella quale confluiranno tecnici della salute che già operano nelle istituzioni senza un reale riconoscimento della professione: infermieri, fisioterapisti, dietisti ecc.
Si accederà alla professione di paramedico con un esame di abilitazione dopo una laurea breve (tre anni) che avrà alcuni insegnamenti comuni e altri diversificati secondo l'indirizzo prescelto.
Ai paramedici sarà concessa la possibilità di operare nell'ambito terapeutico con un ruolo minore e ristretto rispetto a quello del medico.
I vari metodi alternativi non avranno un riconoscimento diretto e specifico, ma potranno essere esercitati, sotto la loro responsabilità, da medici e paramedici: quindi per esercitare la chiropratica, l'iridologia, la naturopatia ecc. bisognerà prima diventare medici o paramedici, facendo l'iter di studi ufficiali. Poi si potranno frequentare scuole non ufficiali per apprendere i metodi non riconosciuti: le scuole non ufficiali daranno solo una preparazione specifica, ma non un titolo valido di per sé all'esercizio della professione.
Se quanto prospettato dovesse rispondere realmente agli sviluppi futuri (ripetiamo che si tratta di una previsione, anche se ponderata) i tanto auspicati cambiamenti legislativi potrebbero riservare brutte sorprese: molti che oggi operano legalmente come professionisti non riconosciuti in settori non regolamentati, con il riconoscimento della figura del paramedico potrebbero essere messi di fronte alla necessità di prendere una laurea breve per continuare ad operare nella legalità. Ad esempio alcune forme di manipolazione non medica, che oggi possono essere praticate da operatori non riconosciuti, domani potrebbero essere riservate al paramedico fisioterapista, alcune pratiche naturopratiche al paramedico infermiere ecc.
La nostra Associazione è l'unica che da tempo prospetta queste eventualità, e avendo come finalità la diffusione dei metodi naturali, auspica che accanto alla figura del medico e del paramedico venga riconosciuta la figura professionale del "libero operatore della salute", un operatore che sotto la sua responsabilità opera senza alcuna preparazione ufficiale, in quanto i suoi metodi si rifanno ad un sapere non codificato, ma a pratiche empiriche, a tradizioni popolari e sono basati sull'intuizione e doti personali e sono trasmissibili non secondo criteri didattici moderni, ma solo attraverso la pratica, l'affinità, l'empatia: in modo simile le arti si trasmettevano da maestro ad allievo nelle botteghe.
"Il libero operatore della salute" sarebbe più che un terapeuta un maestro e una guida nell'autogestione della salute: riconoscere questa figura significherebbe salvaguardare un patrimonio si saperi e pratiche socialmente utili che rischiano di essere soffocate o snaturate nell'ambito del sapere ufficiale, accademico, scientifico.
Invitiamo i singoli e le Associazioni a farci avere le loro idee in merito e a loro eventuale adesione per l'elaborazione di un progetto di legge su iniziativa popolare.
Dr. Sebastiano Magnano
Presidente
Associazione Scuola Della Salute
CP 49 29100 Piacenza
Tel 0523/326626
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