"Ma perché non ci dicono quali sono i rischi quando noi giovani
mamme portiamo i nostri piccoli a fare i vaccini?". A porre questa domanda sono i genitori di un bambino di poco più1 di due anni che oggi soffre di "gravi episodi epilettici e di un forte ritardo psicomotorio: non cammina e non relaziona con il mondo esterno". I due raccontano che il figlio ebbe i primi disturbi li ebbe dopo essere stato sottoposto alle vaccinazioni obbligatorie, a poco più di due mesi.

"Nostro figlio - raccontano - nasce il 9 marzo 2000, un bimbo bellissimo, di 4 chili, in piena salute. Il 12 maggio 2000 (a 2 mesi e 3 giorni), come da indicazioni del pediatra, lo sottoponiamo alle vaccinazione obbligatorie: trivalente (antidifterite, antipertosse, antitetanica), antipolio e antiepatite B. Nei giorni successivi sicominciano a manifestare i primi comportamenti anomali nel bambino (piccoli scatti, quasi impercettibili) e sotto suggerimento del pediatra prenotiamo una visita neurologica".

"Il 17 maggio, a soli cinque giorni dal vaccino - proseguono i genitori - gli eventi sono precipitati e nostro figlio perde conoscenza cominciando a sussultare su tutto il corpo. Viene ricoverato, rapidamente regredisce in molti suoi comportamenti e le diverse terapie farmacologiche di controllo delle crisi epilettiche si dimostrano inefficaci se non deterrenti".(red)

Fonte: La Repubblica del 16 Luglio 2002