Cosa chiedere all'ASL sui vaccini?
Avvertenza: il messaggio è lungo ma vale DECISAMENTE la pena di leggerlo.
Molto interessante la considerazione finale.
Giuseppe Cocca Medico Chirurgo e membro del Comitato Scientifico A.V.I.
In questo intervento vorrei comunicarvi alcune mie certezze e anche condividere con voi molti miei dubbi rispetto alla medicina e alle vaccinazioni. Prima di parlare di vaccinazioni vorrei rispondere a un quesito che mi è stato posto proprio in questa sede: i cereali sono indispensabili nella ns. alimentazione e in particolare in quella dei bambini nei primi due anni di vita ? Ho una bambina di 2 anni e mezzo che ha avuto un'alimentazione basata sul latte materno (fino ai 18 mesi) e frutta, poi ha aggiunto latte di capra; solo da pochi mesi ha iniziato ad assaggiare i cereali.
Attualmente si nutre al 90% di frutta e al 10% di verdura, intendendo come frutta anche i semi oleosi, pistacchi, mandorle, nocciole. Io personalmente non credo nell'importanza dei cereali nell'alimentazione umana, li definirei quasi uno "sfizio", non un cibo base.
È importante considerare inoltre l'importanza, per la crescita di un bambino, di un cibo fondamentale (ne è d'accordo anche il Dott. Proietti) che si chiama amore, tranquillità, fiducia. Questo è di importanza basilare, almeno quanto il cibo, in quanto, se manca la tranquillità in un bambino, il suo apparato digerente non funziona, non riesce ad assimilare il cibo. È comunque anche vero che, paradossalmente, lo stress può accelerare la crescita del bambino, così come accade agli animali in batteria, ma non voglio adesso entrare nel merito di questo discorso che andrebbe meglio approfondito. Inoltriamoci ora nell'argomento "vaccinazioni" più specificamente. La pratica della vaccinazione ha da sempre creato molti dubbi e molte perplessità. La medicina ufficiale ha sempre sostenuto che le vaccinazioni sono innocue e sicuramente utili. Soffermiamoci a esaminare il significato del termine "vaccinazione": in lingua italiana è sempre stato usato per indicare "protezione" (infatti ne è un esempio il famoso detto: "maggiorenne e vaccinato"); in realtà vaccinare significa "contaminare", ossia noi dobbiamo contaminare i nostri bambini affinché il loro sistema immunitario possa combattere contro qualcosa e dipende poi dalla forza del bambino se può reagire o meno a questa contaminazione.
Vorrei anche farvi riflettere su un fatto che sembra apparentemente di poco conto. Attualmente si tende a far vaccinare i bambini nei primi tre mesi di vita (almeno in Italia). Perché così presto, se il sistema immunitario dei bambini non è ancora formato nei primi due anni di vita? In realtà c'è un motivo molto profondo: se un bambino dopo la vaccinazione non parla più o non ci sente più, con chi prendersela? Se invece queste reazioni si verificano dopo due o tre anni, nessuno penserebbe mai di collegare questi danni con la vaccinazione. È evidente che il mio è un discorso di parte, poiché non intendo fare un discorso contrario alle vaccinazioni, ma almeno vorrei porre l'attenzione sulle eventuali problematiche legate a esse.
I vegetariani si pongono davanti alle vaccinazioni in maniera critica, oltre che per un motivo di salute, anche per un motivo di carattere etico. La maggior parte dei vaccini viene prodotta utilizzando organi animali (reni di scimmia, ventre di pecora, midollo spinale di coniglio, di cane, ecc.), prodotti animali (per es. uova di pollo, anitra), cellule e tessuti umani o altre manipolazioni genetiche. Gli animali più utilizzati per produrre vaccini sono: scimmie, cavalli, conigli, pecore, cani. È qui che sorge il problema di carattere etico: noi abbiamo veramente il diritto di uccidere centinaia di migliaia di animali per le vaccinazioni? Ma se nel futuro inventassero le vaccinazioni provenienti da prodotti di manipolazione genetica, dovremmo accettarle ? In questo caso non ci sarà più morte di animali, manipolazione genetica significa che i vaccini sono sicuri. E di conseguenza si pone un'altra domanda: i vaccini sono davvero sicuri? E sono veramente utili?
Ho scelto di non far vaccinare mia figlia. Avrei potuto fare un falso certificato, come molti medici fanno in Italia, invece ho preferito un'altra via. Ho chiesto alla U.S.L.(Unità Sanitaria Locale) alcune informazioni, a seguito delle quali sono stato denunciato al Tribunale dei Minori delle Marche (regione di appartenenza di mia figlia), che mi ha dato ragione, giudicandomi nel giusto a non far vaccinare mia figlia. Ecco le informazioni che ho richiesto: rispetto alla difterite, poliomielite, tetano, epatite B, quali sono le possibilità e qual è il pericolo reale che mia figlia si ammali, e se si ammalasse, quali sarebbero le conseguenze?
E poi ancora: quanti bambini dell'età di mia figlia si ammalano nel nostro Comune, nella nostra U.S.L., nella nostra Regione?
E i bambini che si ammalano guariscono o soffrono delle conseguenze? Avrei voluto avere questi dati per sapere se esistono delle prove rispetto all'efficacia e alla sicurezza dei vaccini, cioè quanti bambini sono immunizzati dopo le vaccinazioni e per quanto tempo. C'è una differenza fra vaccinazione e immunizzazione. Vaccinare significa contaminare, immunizzazione vuol dire aver creato un anticorpo contro un particolare batterio o un virus cui ci saremmo teoricamente dovuti vaccinare.
Volevo quindi sapere quante persone sono immunizzate. Ho fatto questa domanda perché non tutte le persone vaccinate vengono immunizzate (questi sono dati della medicina ufficiale).
Volevo poi sapere quali sono le ricerche e i controlli più recenti e successivi alle sperimentazioni iniziali per verificare l'efficacia e l'innocuità dei vaccini. Inoltre, quali sono le reazioni avverse ai vaccini, con quale frequenza si manifestano e quali esami sono previsti nella mia U.S.L. prima delle vaccinazioni per prevenire le reazioni avverse e quali esami successivi alle vaccinazioni sono previsti per verificare l'innocuità della vaccinazione stessa.
A queste domande non c'è stata nessuna risposta, per il semplice fatto che le vaccinazioni sono un "atto di fede". Lo è stato, un atto di fede, per fronteggiare le grandi epidemie del passato, non è mai stato controllato e nessuno ha mai pensato di verificarne la l'efficacia, la pericolosità o l'innocuità. Ho fornito inoltre notizie come per esempio che il tetano neonatale è scomparso in Italia prima dell'introduzione della vaccinazione antitetanica con la semplice adozione di opportune misure igieniche, la difterite è scomparsa da almeno dieci anni, e ancora notizie più importanti come la scoperta del Dott. Massimo Montinari dell'Università di Bari del grosso legame esistente fra gravi patologie del sistema nervoso centrale e danni al sistema immunitario e che il nostro sistema immunitario viene indebolito nelle sue funzioni da vaccini, antibiotici, antipiretici, raggi X, farmaci di sintesi, proteine e grassi di origine animali, zuccheri, additivi, conservanti, ecc.
Dove voglio arrivare con tutto questo discorso? Ricordiamoci che la vaccinazione è il cardine su cui si poggia quella che viene chiamata normalmente "medicina ufficiale". Se crolla la "fede" nelle vaccinazioni, crolla di conseguenza tutta l'impalcatura della medicina ufficiale.
Ora vi vorrei chiedere: ma che cos'è la malattia ?
Ci hanno sempre insegnato che la malattia è qualcosa che "si prende" (ho preso l'influenza, ecc.). Ma esiste un altro modo di pensare rispetto alla malattia: qualcuno dice che le malattie " si costruiscono" ossia per essere ammalato devo fare qualcosa per costruirmi la malattia. La malattia potrebbe quindi essere un modo di reagire.
Siamo sicuri che la malattia si prende per colpa dei virus o dei batteri?
O c'è qualcos'altro?
Perché qualcuno prende una malattia e qualcun altro no?
Perché uno è più ricettivo e un altro più resistente rispetto allo stesso virus?
Che cosa significa essere ricettivi o resistenti ?
Questo è il punto. La medicina si è incanalata in uno studio di quali sono i farmaci che mi servono per combattere una malattia. Ponendomi questa domanda non mi pongo il problema di che cosa è la malattia e da cosa dipende. Vado solo alla ricerca di farmaci.
Che cosa è un farmaco ?
È una sostanza chimica estranea al mio corpo che non mi fa sentire il dolore o mi allontana i sintomi.
Ma pensate veramente che un farmaco sia curativo?
Io parto dal presupposto che la salute è un dono che è dentro a tutte le persone. Noi non dobbiamo "trovare" la salute, ma casomai fare qualcosa per non farla allontanare da noi con i nostri comportamenti. Se noi lasciassimo lavorare le energie vitali del nostro corpo la salute sarebbe qualcosa di automatico. Ciò che dobbiamo fare realmente per stare bene è talmente semplice che sembra superfluo dirlo. Dobbiamo vivere in armonia con la natura, dobbiamo amare, mangiare bene, rispettare i cicli vitali, dormire, avere un lavoro soddisfacente, andare d'accordo con le persone.
Se abbiamo una malattia chiediamoci: di cosa tra queste cose elencate siamo deficitari?
Dove possiamo migliorare?
Semplicemente, migliorando la nostra vita: la chiave è solo questa, anche se può sembrare banale. Io sono esperto in digiuno-terapia, che consiste nel ritrovare noi stessi facendo riposare il corpo e la mente, recuperare le nostre energie in una condizione di tranquillità. Voglio ora rispondere a una domanda che mi ha molto colpito di una signora che dice di avere il cancro pur essendo vegetariana. Certo non basta questo per non ammalarsi, ma la malattia è comunque uno stimolo di crescita, se vissuta come opportunità ci può essere utile, in caso contrario ci porta inevitabilmente alla morte.
Domande:
D.: In che cosa consiste la Sua digiuno-terapia?
R : Il mio metodo si basa su una preparazione al digiuno a base di frutta, poi un digiuno idrico (cioè bere soltanto acqua) e poi ancora alimentazione fruttariana. Più che una vera e propria digiuno-terapia, nel mio Centro si tengono corsi di salute, stage di una o due settimane (il digiuno - da intendersi sempre come digiuno idrico - non dura mai per più di tre settimane). Le altre sono diete disintossicanti.
D.: Lei utilizza cloruro di magnesio?
R.: Io non l'ho mai usato perché personalmente non mi sono mai capitati casi di bambini con problemi di poliomielite o difterite. Per noi igienisti come prevenzione sono fondamentali l'alimentazione e altre cose. Consiglio comunque sempre un'alimentazione biologica ricca in germogli, proprio per il problema della carenza di magnesio nei prodotti della terra.
D.: C'è la libertà in Italia di mandare a scuola un bambino non vaccinato?
R.: Ripeto che ho vinto una causa al Tribunale dei Minori di Ancona, ma come cittadino privato, non come medico.
Interviene Dott. Proietti: Esiste comunque non proprio una legge, ma una circolare del Ministro della Pubblica Istruzione ai Provveditori che elimina l'obbligatorietà della vaccinazione per frequentare la scuola. Questo non vale per l'asilo-nido e l'asilo, dove il Comune pretende la vaccinazione. Inoltre, un bambino non vaccinato non può affatto contagiare bambini vaccinati, per cui il rischio casomai è per il bambino non vaccinato: quindi il rifiuto di accettare a scuola un bambino non vaccinato non è un fatto medico, bensì è solo un ricatto per imporre una legge sulla obbligatorietà.
Per concludere, vorrei sottolineare il concetto che le vaccinazioni possono essere molto pericolose perché minano il sistema immunitario e ci vogliono molti anni per riprendersi dopo la vaccinazione. Ricordiamo che il nostro sistema immunitario viene minato principalmente dalle vaccinazioni, da una scorretta alimentazione, dalle emozioni, dai farmaci, ecc.; quindi non dobbiamo meravigliarci se da adulti ci ammaliamo o ci manca la vitalità. Si parla dell'aumento della vita media delle persone: si dice che si vive di più oggi che nel passato, ma non si dice che le persone che oggi hanno raggiunto i 70-80 anni sono nate negli anni 10-20-30 ed hanno vissuto nella fame, con poca o niente carne, niente vaccinazioni, pochi farmaci; sicuramente hanno avuto uno stile di vita molto diverso da quello delle persone cresciute negli anni 60. I nostri ragazzi di oggi arriveranno a questi traguardi, visto che, attualmente, i quarantenni cominciano già ad avere problemi di salute ?! - i testi e le traduzioni sono stati forniti dall'Associazione Vegetariana Italiana (AVI)
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Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
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